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Articles by Randy Kilgore

Distrazioni tattiche

La prima volta che io e mia moglie lavorammo insieme ad un progetto di scrittura fu presto evidente che la mia tendenza a procrastinare sarebbe stato l’ostacolo maggiore. Il suo compito era quello di correggere ciò che scrivevo e aiutarmi a rispettare i tempi; il mio ruolo sembrava essere quello di farla impazzire. La maggior parte del tempo, la sua organizzazione e pazienza superava la mia resistenza alle scadenze e alle direttive.

Aspettare Dio

Ero seduto con un gruppo di passeggeri su una navetta dell’aeroporto, diretto al volo di coincidenza, quando l’autista ricevette la comunicazione di “restare sul posto”. Sembrava che avremmo perso il nostro volo, e un passeggero reagì. Esplose contro l’autista, insistendo che doveva ignorare l’ordine ricevuto e proseguire, se non voleva “provare l’emozione di una denuncia”. In quel preciso momento un dipendente della compagnia aerea arrivò di corsa portando con sé un portadocumenti. Guardando l’uomo arrabbiato, il dipendente della compagnia aerea alzò il portadocumenti in segno di trionfo. Quando riprese fiato, gli disse: “Ha dimenticato questi! Prima le ho sentito dire di avere un incontro molto importante, penso che abbia bisogno di questi documenti!”

Riparazioni

In casa nostra la frase “serve una piccola riparazione” è stata causa di grande frustrazione (per me) e di grande divertimento (per tutta la mia famiglia). Quando io e mia moglie eravamo appena sposati, io cercavo di fare piccole riparazioni in casa—con risultati disastrosi. Una doccia riparata da me funzionava perfettamente, se lo scopo era che l’acqua scorresse all’interno del muro. I miei fiaschi continuarono quando arrivarono i bambini. Ogni volta rassicuravo mia moglie, dicendole: “Cheryl, non ho bisogno delle istruzioni per assemblare questi semplici giochi”. Sbagliato!

Ambasciatore d’amore

Nel mio lavoro come cappellano, a volte alcune persone mi chiedono se sono disponibile a fornire un supporto spirituale in più. Se da un lato mi piace trascorrere del tempo con qualcuno che chiede aiuto, spesso mi ritrovo ad aver imparato più di quanto io abbia insegnato. In particolare, questo è accaduto quando un cristiano, da poco credente, mi ha detto con sincerità e rassegnazione: “Non credo che per me sia una buona idea leggere la Bibbia. Più leggo ciò che Dio si aspetta da me, più mi trovo a giudicare gli altri che non fanno ciò che dice”.

La fucina e il re

Nel 1878, quando lo scozzese Alexander Mackay arrivò nell’odierna Uganda per servire come missionario, per prima cosa costruì una fucina da fabbro nella tribù governata dal re Mutesa. Gli abitanti del villaggio si riunirono intorno a questo straniero che lavorava con le sue mani, stupefatti, perché tutti “sapevano” che il lavoro era prerogativa delle donne. Fino a quel momento, in Uganda gli uomini non avevano svolto lavori manuali. Compito degli uomini era fare razzie negli altri villaggi, catturare schiavi per poi rivenderli. Eppure questo straniero stava lavorando per fabbricare degli attrezzi agricoli.

Profondamente amato

Anni fa avevo un ufficio a Boston che si affacciava sul Cimitero Granary Burying Ground, dove sono sepolti molti eroi americani importanti. In questo cimitero puoi trovare la lapide di John Hancock e Samuel Adams, due firmatari della Dichiarazione d’Indipendenza, e qualche metro più in là anche quella di Paul Revere.

La facilità dell’ingratitudine

Thwip, thwap. Thwip, thwap . . .

Non più prigioniero

Un uomo di mezza età si avvicinò a me dopo che avevo fatto consulenza nel suo posto di lavoro, e mi pose questa domanda: “Sono stato un cristiano per quasi tutta la vita, ma sono sempre deluso di me stesso. Perché mi capita sempre di fare le cose che non vorrei fare, e non riesco a fare ciò che dovrei? Non si stancherà Dio di me?” Altri due uomini in piedi accano a me sembravano ansiosi di ascoltare la risposta.

Santo è il Tuo Nome

Un pomeriggio stavo discutendo con un amico che considero essere il mio mentore; la discussine riguardava usare il nome di Dio invano. “Non pronunciare il nome del SIGNORE, Dio tuo, invano”, afferma il terzo comandamento (Esodo 20:7). Forse pensiamo che questo si riferisca solamente all’uso del nome di Dio abbinato a scongiuri, offese o espressioni irriverenti. Ma il mio mentore non perde mai occasione di insegnarmi una lezione di vera fede. Mi ha esortato infatti a pensare ad altri modi in cui è possibile pronunciare il nome di Dio invano.