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Articles by Jennifer Benson Schuldt

Parole incaute

Stavo guidando da circa mezz’ora quando sentii mia figlia piangere sul sedile posteriore. Quando le chiesi cosa fosse successo, lei rispose che suo fratello le aveva tirato il braccio. Lui sostenne che le aveva tirato il braccio perché lei lo aveva pizzicato. Lei si giustificò dicendo che lo aveva pizzicato perché lui le aveva detto qualcosa di offensivo.

La Valle della Visione

La preghiera puritana “La Valle della Visione” parla della distanza tra un uomo peccatore e il suo Dio santo. L’uomo dice a Dio: “Tu mi hai portato nella valle della visione . . . ; stretto tra le montagne del mio peccato, scorgo la Tua gloria”. Consapevole del proprio peccato, l’uomo ha comunque speranza. E prosegue: “Anche dai pozzi più profondi si vedono le stelle e, più essi sono profondi, più luminose brillano le Tue stelle”. Alla fine, la poesia si conclude con una richiesta: “Lascia, ti prego, che io trovi la Tua luce nelle mie tenebre, . . . la Tua gloria nella mia valle”.

Promemoria di una mosca

Quando iniziai a lavorare nel piccolo ufficio che ho tutt’ora in affitto, gli unici abitanti del posto erano alcune mosche. Molte di loro erano passate a miglior vita, e i loro corpi riempivano il pavimento e i davanzali delle finestre. Ho tolto tutte le mosche morte, tranne una. Quella l’ho lasciata in piena vista.

Continuare con Cristo

Quando ero piccolo, la mia settimana preferita dell’estate era quella che trascorrevo a un campo cristiano per bambini. Alla fine della settimana, sedevo gomito a gomito con i miei amici di fronte ad un grande falò. Qui condividevamo ciò che avevamo imparato su Dio e sulla Bibbia e cantavamo insieme. Una canzone che ricordo tuttora parlava di decidersi di seguire Gesù. Il ritornello conteneva una frase importante: “indietro no, non torno più”.

Impasto nella ciotola

Io e mia figlia pensiamo che i Brownies siano una delle sette meraviglie del mondo culinario. Un giorno stavamo amalgamando gli ingredienti della nostra delizia al cioccolato preferita, quando mia figlia mi ha chiesto di lasciare un po’ di impasto nella ciotola, mentre spalmavo il resto nella teglia. Voleva godersi ciò che rimaneva dell’impasto. Ho sorriso e le ho detto di sì. Poi ho aggiunto: “Sai come chiamerei questo? Spigolare… Ed è una pratica ben più antica dei brownies”.

Come avere pace

La Kamppi Chapel of Silence (“La cappella del silenzio”) di Helsinki, in Finlandia, si distingue in mezzo alla città. La struttura curva, interamente fatta di legno, attutisce i rumori esterni della città indaffarata. Gli architetti hanno creato la cappella come un luogo di tranquillità, pensando ad “un ambiente calmo in cui i visitatori possano ritrovare se stessi”. Si tratta di una piacevole fuga dal caos e dalla frenesia della città.

Grey Power

L’artista olandese Yoni Lefevre ha creato un progetto chiamato “Grey Power” (letteralmente, “Potere Grigio”), per mostrare come sia vitale la generazione che attualmente sta invecchiando in Olanda. L’artista ha chiesto agli alunni nelle scuole di disegnare i loro nonni. Lefevre voleva mostrare un ritratto “onesto e puro” degli anziani, e pensava che l’idea dei bambini potesse aiutare allo scopo. I loro disegni, infatti, restituivano una prospettiva fresca e vitale degli anziani: nonni e nonne erano stati disegnati mentre giocavano a tennis, facevano giardinaggio, coloravano e molto altro!

Supporto per un carico pesante

È incredibile cosa si possa trasportare con una bicicletta. Un adulto medio, fornito di un rimorchio specifico (e un po’ di determinazione), può usare una bicicletta per trainare fino a 136 kg di carico ad una velocità di 16 km all’ora. C’è solo un problema: portare un carico maggiore vuol dire muoversi con più lentezza. Una persona che trasporta attrezzi da lavoro o cose personali che pesano il doppio rispetto al carico iniziale, ovvero 272 kg, riuscirà a proseguire solamente ad una velocità di 12 km all’ora.

Squali che non mordono

I miei figli erano entusiasti, ma io mi sentivo a disagio. Durante una vacanza, decidemmo di visitare un acquario dove i visitatori potevano accarezzare piccoli squali tenuti in una speciale vasca. Quando chiesi all’addetto se quegli squaletti avessero mai azzannato delle dita, mi spiegò che gli squali erano stati appena nutriti e poi era stato dato loro anche cibo extra. Non avrebbero morso perché non avevano fame.