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Articles by Arthur Jackson

Lodare con le mie domande

Non è raro che durante un lungo (o breve!) viaggio qualcuno del gruppo chieda: “Siamo arrivati?” oppure, “quanto manca?”. Chi non ha mai sentito queste domande dalla bocca di un bambino o un adulto impaziente di arrivare a destinazione? Domande simili vengono poste da gente di ogni età anche in riferimento alle difficoltà della vita: a volte siamo stanchi, soprattutto quando le sfide sembrano non finire mai.

“Del Signore”

Non ci vuole molto per capire che i tatuaggi vanno molto di moda. Alcuni si fanno tatuare immagini o simboli molto piccoli, che a malapena si notano. Altri—che siano atleti, attori o persone comuni—decidono di coprire quasi tutto il corpo con tatuaggi di tutti i colori, parole, disegni. E questa tendenza sembra non perdere terreno, come dimostrano le stime: nel 2014 il settore ha fruttato 3 miliardi di dollari di entrate e ulteriori 66 milioni di dollari per la rimozione dei tatuaggi.

Al sicuro nelle Sue braccia

Il tempo era minaccioso e l’applicazione sul mio cellulare segnalava imminenti rovesci. Un numero insolito di auto era parcheggiato nel quartiere e altre stavano arrivando: tutti genitori che venivano a prendere i bambini alla fermata del bus. Quando l’autobus si avvicinò, ormai pioveva forte. In quel momento notai una donna uscire dalla macchina e recuperare un ombrello dal bagagliaio. Camminò svelta verso la bambina e si assicurò che la piccola fosse protetta dalla pioggia mentre tornavano verso l’auto. Che splendida e “viva” immagine di cura, protezione e amore di un genitore verso il figlio. In quel momento, inevitabilmente, mi venne in mente l’amore del nostro Padre Celeste.

Ascoltare tuo fratello

“Mi devi ascoltare, sono tuo fratello!” La frase era stata pronunciata da un fratello maggiore del nostro vicinato ed era diretta a suo fratello più piccolo che si stava allontanando più di quanto il grande volesse. Certamente il fratello maggiore sapeva quale fosse la cosa migliore da fare in quella situazione.

Come restare fermi

Era una gelida giornata invernale e nella mia mente stavo andando dalla macchina calda alla casa ben riscaldata. L’istante dopo ero per terra, il ginocchio rivolto verso l’interno e la gamba verso l’esterno. Niente di rotto, fortunatamente, però faceva male. Col passare del tempo, il dolore peggiorava: occorsero settimane prima che guarisse del tutto.

Anima mia, stai tranquilla!

Immagina una mamma o un papà che si avvicina piano al proprio bambino, col dito indice tra naso e labbra, mentre delicatamente pronuncia un “hush”, “shhh”. Con questo suono così semplice il genitore comunica conforto e tranquillità, desiderio di calmare il piccolo in un momento di difficoltà, disagio o dolore. Scene come queste non hanno tempo e sono universali; la maggior parte di noi può dire di aver dato o ricevuto simili espressioni di amore. Quando leggo il Salmo 131:2 è proprio questa l’immagine che mi viene in mente.

La richiesta dell’uomo cieco

Qualche anno fa, un mio compagno di viaggio notò che strabuzzavo gli occhi per mettere a fuoco gli oggetti distanti. “Prova questi,” mi disse. Quando indossai i suoi occhiali, sorprendentemente la mia visione sfuocata si fece più chiara. Mi recai in fretta da un oculista e in poco tempo ebbi la soluzione al mio problema di vista.

Rivolgi un altro sguardo a Gesù!

Se c’è mai stata una persona fedele, quella era Brother Justice. Era fedele nel suo matrimonio, zelante nel suo lavoro di postino, e ogni domenica era in piedi al suo posto come guida della nostra chiesa locale. Di recente ho visitato la mia chiesa d’infanzia e sopra il pianoforte verticale ho ritrovato quella stessa campana che Brother Justice suonava per avvisarci che lo studio biblico stava per finire. La campana ha superato la prova del tempo. E, anche se Brother Justice è col Signore già da anni, anche la sua eredità di fede sopravvive ancora.

Una coperta per tutti

Linus Van Pelt, noto semplicemente come “Linus” è il protagonista delle strisce comiche dei Peanuts. Spiritoso, saggio ma un po’ insicuro, Linus porta sempre con sé la sua copertina. Possiamo facilmente comprenderlo. Anche noi abbiamo le nostre insicurezze e paure.