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Articles by Lawrence Darmani

Il Pane che soddisfa

Ho imparato a recitare “Il Padre Nostro” quando ero un bambino, alla scuola elementare. Ogni volta che pronunciavo la frase “dacci oggi il nostro pane quotidiano” (Mat 6:11), non potevo fare a meno di pensare al pane che di tanto in tanto avevamo a casa. Infatti, ricevevamo un filone di pane solo quando mio padre tornava dal suo viaggio in città. Così, chiedere a Dio il pane quotidiano rappresentava per me una richiesta di grande significato.

Dio non ti dimentica

Alla festa del 50° compleanno della madre, alla presenza di centinaia di persone, la figlia primogenita Kukua raccontò ciò che sua madre aveva fatto per lei. Kukua ricordò i tempi difficili che avevano passato, quando a casa i soldi erano pochi. Ma sua madre, che l’aveva cresciuta da sola, piuttosto privava se stessa di comodità, arrivando a vendere perfino i suoi preziosi gioielli e altre cose che le appartenevano, pur di pagare la scuola superiore di Kukua. Con le lacrime agli occhi, Kukua affermò che sua madre non aveva mai abbandonato né lei né i suoi fratelli, qualunque fosse la difficoltà.

La camminata del camaleonte

Se pensiamo al camaleonte, probabilmente ci viene in mente la sua abilità di cambiare colore in base all’ambiente che lo circonda. Eppure questa lucertola ha anche un’altra caratteristica interessante. In diverse occasioni ho osservato come un camaleonte passeggiasse lungo un sentiero e mi sono domandato come riesca a raggiungere mai una destinazione.

Di passaggio

In Ghana, la gente affigge regolarmente i necrologi sui muri e sui cartelloni pubblicitari. Scritte come Se n’è andato troppo presto, Celebriamo la sua Vita, Che Shock! annunciano la morte di persone care e l’imminente funerale. Una volta ne ho letta una che si riferiva alla vita dopo la morte: Di passaggio.

Quando allontanarsi

Quando mio padre diventò cristiano era ormai avanti con gli anni. Mi affascinava il suo modo per vincere le tentazioni: a volte semplicemente andava via! Ad esempio, quando una discussione tra lui e il suo vicino di casa rischiava di degenerare, mio padre si allontanava tranquillamente, per evitare di essere tentato di litigare.

Inoltra a Dio

Prima che ci fossero i telefoni, le email e i telefoni cellulari, il telegramma era il mezzo di comunicazione più rapido. Tuttavia, solo notizie molto importanti venivano comunicate via telegramma, e generalmente di trattava di cattive notizie. Da qui il detto, in inglese: “Il ragazzo dei telegrammi porta sempre cattive notizie”.

Come invecchiare

Come stai oggi, Mama?” le chiesi quasi casualmente. La mia amica 84enne, indicando gli acciacchi e i dolore nelle giunture, sussurrò: “La vecchiaia è dura!” Poi aggiunse sinceramente: “Ma Dio è stato buono con me”.

Scritto sui nostri cuori

Nel mio quartiere abbondano le scritte religiose: le trovo sui cartelli, sui muri, sulle porte d’ingresso delle case, sui veicoli commerciali e perfino come marchi registrati delle aziende. Per la Grazia di Dio, recita l’iscrizione su un mini-bus; Libreria del Favore divino di Dio c’è scritto sulla tabella di un esercizio commerciale. L’altro giorno non ho potuto fare a meno di sorridere notando questa scritta su una Mercedes Benz: State lontani—Angeli di guardia!

Un capo che serve

Nelle società tradizionali africane, la successione al potere è sempre un passaggio critico. Dopo la dimissione di un re, il prossimo regnante viene selezionato con grande cura. Oltre che di famiglia reale, il successore deve essere forte, temerario e sensibile. Ai candidati viene chiesto se serviranno il popolo o se governeranno con la mano pesante. Il successore del re dev’essere qualcuno che guida, ma anche uno che serve.