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Articles by John Blase

Non perdere l’occasione

“Non perdere mai l’occasione di mostrare ai tuoi bambini la luna!”, mi disse. Prima di iniziare il nostro incontro settimanale di preghiera, un gruppo di noi stava parlando della luna della notte precedente. La luna piena era sorprendente, sembrava sedersi sull’orizzonte. La signora Webb era la voce più anziana nella nostra conversazione, una donna dai capelli grigi, profondamente appassionata della grandiosa creazione di Dio. Sapeva che io e mia moglie avevamo all’epoca due figli in casa, e il suo consiglio era saggio: insegnare ai piccoli a notare le meraviglie intorno a noi. Non perdere mai l’occasione di mostrare ai tuoi bambini la luna!

Memoriale vivente di gentilezza

Sono cresciuto in una chiesa che conserva molte tradizioni. Una di queste riguardava la morte di persone care. Spesso infatti, poco dopo un decesso, si poteva ammirare una panca o un quadro con questa incisione sulla targa: “In memoria di . . .” Lì c’era scritto il nome della persona morta, un promemoria ben visibile per una vita che era passata. A me piacevano molto questi memoriali. E mi piacciono ancora. Eppure al tempo stesso mi fanno riflettere, perché si tratta comunque di oggetti statici, oggetti inanimati, qualcosa che letteralmente non è “vivo”. Quindi, mi chiedo, c’è un modo per aggiungere un elemento di “vita” al memoriale?

Ritrovare la speranza

Il sole sorge a est? Il cielo è blu? L’oceano è salato? Il peso atomico del cobalto è 58.9? Va bene, a parte l’ultima che saprai solo se sei uno scienziato o adori i quiz, le altre domande hanno risposte ovvie. Sì, infatti domande così banali generalmente sembrano quasi sarcastiche.

Consapevoli della situazione

Con la mia famiglia—siamo in cinque—siamo stati a Roma durante le vacanze di Natale. Non ricordo quando ho visto per l’ultima volta così tante persone incollate l’una all’altra in un solo posto. Mentre cercavamo di farci strada nella folla per vedere il Vaticano e il Colosseo, ho continuato a ripetere ai miei figli quanto sia importante essere sempre “consapevoli della situazione”, ovvero prestare attenzione al luogo in cui sei, alle persone intorno a te, a ciò che accade. Ci troviamo in un momento storico in cui le città—a casa come all’estero—non sono affatto sicure. Se poi hanno in mano un cellulare o cuffie nelle orecchie, i ragazzi (e gli adulti ugualmente) finiscono per perdere il senso di ciò che accade intorno a loro.

Proprio lì con noi

La donna era completamente assorta a guardare lo scaffale più in alto, dove c’era il barattolo di salsa di pomodoro. Ero stato lì accanto a lei per circa un minuto, nel corridoio della corsia del supermercato, indeciso su cosa prendere. Ora, io non ho problemi con gli scaffali alti, dato che sono anch’io un uomo piuttosto alto. Lei, al contrario, non era alta per niente. Le parlai per chiederle se potevo aiutarla. Trasalì, poi mi disse: “Accidenti, non mi ero nemmeno accorta che lei fosse qui. Sì, mi aiuti per favore”.

Scrivilo in una lettera

Come la maggior parte dei bambini di quattro anni, Rudy amava correre, cantare, ballare e giocare. Poi iniziò a lamentare dei dolori nelle ginocchia. I suoi genitori la portarono a fare controlli e i risultati furono uno shock: una diagnosi di cancro, neuroblastoma al quarto stadio. Rudy era preoccupata. Fu ricoverata immediatamente.

Le orecchie sono fatte per ascoltare

L’attrice Diane Kruger ricevette un’offerta che l’avrebbe resa molto celebre. Avrebbe dovuto interpretare la parte di una giovane donna che perdeva sia il marito che suo figlio. Non avendo mai vissuto un dolore simile, non era certa di poter interpretare il ruolo in modo credibile. Decise di accettare e, per prepararsi in modo adeguato, iniziò a frequentare i gruppi di sostegno per persone che cercano di elaborare lutti così gravi.

Gesù è proprio dietro di te

Mia figlia si era preparata un po’ prima del solito per andare a scuola, così mi chiese se potevamo fermarci alla caffetteria lungo la strada. Risposi di sì. Mentre percorrevamo la corsia del take-away, le domandai: “Cosa dici, vogliamo regalare un po’ di felicità a qualcuno stamattina?” Entusiasta, mi disse di sì.

È buono chiedere

Mio padre ha sempre avuto un senso dell’orientamento che ho invidiato. Semplicemente, d’istinto sa sempre dov’è il nord, il sud, l’est e l’ovest. È come se fosse nato con quel senso. E non si è mai sbagliato. Tranne quella notte.